La Catalogna e la sua Polizia ovvero il Mossos D’Esquadra.
Si sono trovati al centro del braccio di ferro tra Barcellona e Madrid scatenato dal referendum del 2 ottobre 2017.
I “Ragazzi di Squadra“, membri della Polizia autonoma catalana, non sono intervenuti quando Madrid ha dichiarato incostituzionale il voto per l’indipendenza.
Dopo i disordini, il capo dei Mossos Josep Lluis
Trapero è stato indagato per il comportamento passivo dei suoi uomini nei confronti dei concittadini, come successe più di un secolo fa durante la “Semana Tràgica” che seguì lo sciopero generale del 1909.
Ma chi sono questi guardiani della sicurezza catalana?
Ecco qui la storia del Corpo di Polizia della Generalitat de Catalunya.
Ecco qui la storia del Corpo di Polizia della Generalitat de Catalunya.
Le origini
All’inizio del ‘700 in Catalogna appaiono le prime squadre paesane, di fatto ronde di cittadini, organizzate per supplire alle funzioni di pubblica sicurezza durante i lunghi periodi di assenza dell’Esercito mobilitato nelle frequenti guerre europee.
Per gran parte del secolo XIX i Mossos furono fortemente ridimensionati per le divergenze tra i comuni catalani, che avevano l’onere di finanziarli, e il Capitanato di Catalogna che spingeva per il rafforzamento di un corpo di polizia regionale.
Disciolti fra il 1868 e il 1874, saranno successivamente ricostituiti ed utilizzati nella sola Deputazione di Barcellona.
Allo scoppio della Guerra Civile spagnola nel luglio 1936, il corpo di polizia catalana si mantiene fedele alla Repubblica rappresentata nella Generalitat. Tre anni dopo, la vittoria di Francisco Franco determina la soppressione definitiva dei Mossos.
Soltanto nel 1950, durante la fase di “normalizzazione” del regime per gli sviluppi della guerra fredda, il caudillo concederà ai catalani la rappresentanza dei Mossos unicamente come guardia al palazzo della Provincia di Barcellona, che sostituì la Generalitat autonoma.
Il ritorno della democrazia
La morte di Franco nel 1975 a cui seguì la transizione verso la democrazia e verso il riconoscimento dell’autonomia regionale della Catalogna, significherà l’inizio della nuova storia del corpo.
Posto alle dirette dipendenze della neonata Generalitat de Catalunya, con la peculiare caratteristica di essere un “corpo di Polizia avente la volontà di rimanere legata al popolo catalano al quale appartiene e che ha il dovere di servire”.
Nel 1980 tutte le competenze di pubblica sicurezza del Ministero degli Interni spagnolo passano alla Generalitat: è l’atto di nascita di un corpo di polizia autonoma vero e proprio.
Dal 1983 i Mossos d’Esquadra si occupano di alcune funzioni specifiche sul territorio catalano come quelle di polizia tributaria, di guardia particolare delle personalità della Generalitat e del controllo sul gioco e sui minori.
L’autonomia
Un ulteriore salto di qualità avverrà nel 1994 quando al ministero degli interni catalano (Junta de Seguretat de Catalunya) sarà permessa la sostituzione della Policia Nacional e della Guardia Civil con i Mossos in gran parte del territorio, esclusa la capitale Barcellona.
Dal gennaio 1997 il corpo assume la funzione specialistica di polizia stradale, sostituendo la Guardia Civil Tràfico.
Dal 2000 i Mossos d’Esquadra entrano nelle competenze del territorio metropolitano di Barcellona, processo terminato nel 2008 con l’inclusione delle ultime province catalane dell’Ebro e di Tarragona.
(Tratto da CLICCA QUI)
COMPETENZE SPECIFICHE
Dal 2008 hanno competenze sul traffico e tutte le funzioni di polizia stradale, di ordine pubblico, e pubblica sicurezza in tutto il territorio della Catalogna, con 14.000 agenti distribuiti in nove regioni di polizia, oltre a 1.200 agenti che sono dedicati al controllo del traffico.
DIVISIONI
CGIC – Comisaría General de Investigación Criminal (Investigazioni criminali)
UTIs – 7 Unidades Territoriales de Investigación
CGRO – Comisaría General de Recursos Operativos (risorse umane e materiali)
AE – Área de Escoltas (scorte)
GEI – Grupo Especial de Intervención (teste di cuoio)
ABM – Área de Brigada Móvil (ordine pubblico e manifestazioni)
TEDAX (disinnesco esplosivi)
Unidad de Subsuelo (ispezioni fognarie e sottosuolo)
Unidad Canina (unità cinofila)
UAS – Unidad de Actividades Subacuáticas (attività subacquea)
UMA -Unidad de Medios Aéreos (servizio aereo)
Catalogna, il ritratto del capo dei Mossos: “Il vero eroe dei secessionisti”
Il comandante della polizia catalana, ora citato come imputato di sedizione, è diventato in questi mesi una delle figure più amate in Catalogna. Prima, dopo gli attentati jihadisti di agosto, poi per la decisione di non usare la forza nello sgombero delle scuole occupateprima del referendum di domenica.
Non era il primo rifiuto di Trapero che aveva già contestato anche la decisione del ministero degli Interni di sottoporre i Mossos al coordinamento di un colonnello della Guardia civile.
Due atti di ribellione che hanno trascinato, se ce n’era ancora bisogno, questo poliziotto catalano di 52 anni nel Pantheon degli eroi dell’irredentismo locale.
Il comandante della polizia catalana, ora citato come imputato di sedizione, è diventato in questi mesi una delle figure più amate in Catalogna. Prima, dopo gli attentati jihadisti di agosto, poi per la decisione di non usare la forza nello sgombero delle scuole occupateprima del referendum di domenica.
Non era il primo rifiuto di Trapero che aveva già contestato anche la decisione del ministero degli Interni di sottoporre i Mossos al coordinamento di un colonnello della Guardia civile.
Due atti di ribellione che hanno trascinato, se ce n’era ancora bisogno, questo poliziotto catalano di 52 anni nel Pantheon degli eroi dell’irredentismo locale.